Achille Mottola, giornalista
IL MATTINO
Se la tavolozza di un pittore si arricchisce dei colori sonori.
Se la musica di grandi compositori ispira pennellate e spatolate.
Nascono così tele dipinte con la prima e la seconda delle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach o con l’Allegro, il Largo e il Rondò alla polacca dal «Triplo Concerto per violino, violoncello e pianoforte» di Beethoven. Ed ancora la Sinfonia n. 4 in mi minore, op. 98 di Johannes Brahms e due «Arabesques» per pianoforte di Claude Debussy. La tela ispirata all’impressionismo musicale ha un profumo lirico e risente dalle pulsazioni ritmiche più nervose o dai contorni più netti.
Ventuno opere in tutto realizzate dalla fervida arte pittorico/musicale dell’artista Leonildo Bocchino che si è cimentato pure in un progetto riuscitissimo «Colors, music and much more»
destinato agli allievi della scuola primaria, a indirizzo musicale, dell’Istituto Comprensivo «Rita Levi Montalcini». Un incrocio interessante e stimolante tra musica e pittura: dipingere ascoltando musica dal vivo o da incisioni. E così la pennellata diventa fluente e avvolgente, assecondando ritmi e sonorità tra le più svariate.
Leonildo Bocchino ha dipinto le Sinfonie di Beethoven, ma ha pure prodotto concerti e sinfonie per soli colori. Anche se in queste opere il «solismo» è messo in soffitta. L’arte in questo caso è
il frutto di un insieme di suoni e colori, di un connubio felice tra sensazioni ed emozioni. E ti imbatti così in cascate cromatiche tra le più ardite quando vedi la tela frutto dell’ascolto del «Concerto per tromba e archi in Re maggiore» di Giuseppe Torelli, compositore del periodo barocco, fratello del noto pittore Felice Torelli, uno dei fondatori dell’Accademia Clementina di Bologna.
Il percorso di Leonildo è molto simile a quello della famiglia Torelli. Egli è «papà d’arte»: il figlio Gianluca è un cantante lirico in carriera, ma anche un raffinato musicologo che dopo la laurea presso la «Sapienza» Università di Roma è alle prese con il dottorato di ricerca, in partnership con il Dipartimento di Musicologia dell’Università di Harvard a Cambridge, nel Massachusetts (USA).
Oltre alle sue opere che sono presso lo studio di Via Ettore Riola a San Giorgio del Sannio, Leonildo Bocchino ha voluto raccontare e condividere il suo percorso in un momento progettuale realizzato con circa cinquanta ragazzi della scuola primaria sangiorgese, nello specifico delle classi quarte e quinte.
E così armati di fogli, cartoni telati, matite, pennelli e colori gli apprendisti musici e pittori hanno composto le loro «opere prime».
Un insolito pentagramma, fatto di colori sonori, ha consentito agli scolari – sotto la sapiente guida e l’attenta regia del maestro Leonildo Bocchino – di mettere su una mostra che sarà allestita presso l’edificio capoluogo dell’Istituto Comprensivo, martedì 21 giugno, in occasione della Festa Europea della Musica. Sono previsti, altresì, interventi strumentali degli alunni dell’indirizzo musicale della scuola.
Vieni a trovarmi presso lo Studio d'Arte a San Giorgio del Sannio. Solitamente mi trovi impegnato tra tele e colori ma non ho un orario definito e quindi ti chiedo di contattarmi per fissare un incontro.